"il sentire espresso sulla tela" |
"the feeling expressed on the canvas" |
Costanza Danielli, pittrice per passione, nasce come autodidatta.
Vive in Toscana dall'anno 1998 e per circa 30 anni ha vissuto nell'antica e meravigliosa Umbria. Una terra aspra, dove le campagne e i monti sono imponenti, ricchi di colori, di storia e segreti. La natura è la sua musa ispiratrice: "Da sempre mi ha proposto odori, sapori e colori, che pian piano ho espresso inserendoli su tele, stoffe o altro dipingendoli." Ha iniziato a dipingere grazie ad un percorso personale, che ha iniziato nel 2015, che l'ha aiutata a scoprire pian piano chi sono i suoi "alleati" e farsi accompagnare da loro, è stato ed è ancora oggi fondamentale. Dipingere, immergersi nei colori e nella loro potenza sono i suoi "alleati". Costanza ama sperimentare con curiosità e sempre con meraviglia. Così come le note per la musica, i colori nei dipinti vibrano e comunicano sensazioni. La morbidezza stessa e la pastosità del colore, che sia acrilico od olio, le dà la sensazione di benessere fisico e mentale. Dipingere diventa ogni volta una sorta di primo appuntamento, mentre stende i colori si chiede: "e ora che succederà? Cosa proverò ad usare il viola o il giallo e il bianco?" Via via che vengono stesi con pennelli, spatole ed altro materiale percepisce sensazioni gioiose ma anche malinconiche, che si trasformano in un'immagine e in un'altra e un'altra ancora, fino a quando ritiene che il momento sia giusto per dire "STOP. Va bene così." "Ogni volta che guardo le tele dipinte, vedo e sento altro rispetto a quello che ho dipinto, diverso dal momento in cui le ho create e a volte mi chiedo: "come possa essere possibile?" Dicono che un quadro astratto puro non rinvia ad un mondo reale, ma si propone a noi come un mondo le cui regole vanno cercate al suo interno, dentro la tela, non fuori." Nelle tele di Costanza c'è provocazione, sfida, gioia, armonia, luce, il vuoto, il pieno, un'idea. L'accostamento di colori, la sovrapposizione di essi fanno nascere immagini che hanno un senso e una vita propria e danno la possibilità a chi le osserva di poter immaginare e proiettare quello che ognuno vuol vedere e percepire dalle immagini e dai colori. Un colore, se guardato in un momento di gioia, può riportare ad un'immagine, ma, se guardato in un momento diverso, può condurci ad altro, come se le vibrazioni di un colore si agganciassero alle vibrazioni di chi le guarda. "Nel dipingere ho dato forma alla libertà di espressione tramite i colori, ma non solo, il movimento che accompagna il pennello o un altro strumento, si fonde con il braccio e poi con la mano e da rigido piano piano diventa fluido è più morbido. Il movimento si apre, si estende e cerca i confini, quei confini che la tela propone, ma che in realtà sono i tuoi stessi confini." |
Costanza Danielli, painter by passion, was born as an autodidact.
She has been living in Tuscany since the year 1998 and for about 30 years she lived in the ancient and wonderful Umbria. A harsh land, where the countryside and the mountains are imposing, full of colors, of history and secrets. Nature is her inspirational muse: "She has always offered me smells, flavors and colors, that I have slowly expressed by inserting them on canvases, fabrics or other, painting them.” She began to paint thanks to a personal journey, which she began in 2015, which helped her to slowly discover who her "allies" of hers are and to be accompanied by them, it was and is still essential today. Painting, immersing herself in colors and their power are her "allies". Costanza loves to experiment, with curiosity and always with wonder. Just like the notes for music, the colors in the paintings vibrate and communicate sensations. The softness itself and the mellowness of the color, whether it is acrylic or oil, gives her the sensation of physical and mental well-being. Painting becomes a sort of first date every time, while she lays down the colors she wonders: "And now what's going to happen? What am I going to feel using purple or yellow and white?" As they are spread with brushes, spatulas and other material, she perceives joyful but also melancholy sensations, which transform into an image and into another and another again, until she believes that the moment is right for say "STOP. That's okay." "Every time I look at painted canvases, I see and feel something other than what I painted, different from the moment I created them and sometimes I ask myself: “how can this be possible?” They say that a pure abstract painting does not refer to a real world , but presents itself to us as a world whose rules are to be found within it, within the canvas, not outside." In Costanza's canvases there is provocation, challenge, joy, harmony, light, emptiness, fullness, an idea. The juxtaposition of colors, the overlapping of them give birth to images that have a meaning and a life of their own and give the viewer the possibility of being able to imagine and project what everyone wants to see and perceive from the images and the colors. A color, if looked at in a moment of joy, can lead to an image, but, if looked at in a different moment, it can lead us to something else, as if the vibrations of a color were linked to the vibrations of the beholder. "In painting I have given shape to freedom of expression through colors, but not only that, the movement that accompanies the brush or another tool, merges with the arm and then with the hand and from rigid slowly becomes fluid and softer. The movement opens up, extends and seeks boundaries, those boundaries that the canvas proposes, but which are actually your own boundaries." |